venerdì 14 agosto 2020

Recensione "La prima volta in cui sono morta" - Marta Minotti

nuh0ny7 

LA PRIMA VOLTA IN CUI SONO MORTA 

di MARTA MINOTTI


SINOSSI
Gennaio 2015.Silvia viene ritrovata in casa da suo marito appesa al lampadario della loro camera da letto, ma non è morta, ha solo perso i sensi e Paolo fa in tempo a chiamare i soccorsi e a salvarle la vita. Quando però Silvia si risveglia dal coma nel reparto di Terapia Intensiva Neurologica, non ha la più pallida idea di come ci sia arrivata e cosa le sia successo. Inoltre l’incidente, come lo chiamerà sempre lei, le ha causato un ictus ischemico che ha ridotto notevolmente la sua capacità di movimento e quella della parola. Ma al contrario di ciò che tutti più o meno si aspettano Silvia, sicura del fatto che mai avrebbe potuto togliersi la vita, non si arrenderà all’ evidenza dei fatti, né alla demolizione che ha subito il suo corpo. Accetterà di buon grado le cure, le sedute di fisioterapia, quelle con il foniatra e dallo psicoterapeuta, pur di riappropriarsi della sua vita e dimostrare a tutti che le cose non sono come possono sembrare e vogliono farle credere. Con l’aiuto di suo padre e della figlia Marianna cercherà in ogni modo di recuperare il pezzo di memoria che le manca e che contiene i ricordi che ha perso, proprio quelli che precedono il suo suicidio. Per farlo dovrà ricostruire gli eventi che le sono accaduti e andare a scavare nel suo passato dove, si renderà conto, affondano le radici del male che l’ha investita e che, pezzo per pezzo, la porterà a una verità che mai avrebbe potuto immaginare.

RECENSIONE
<<Oggi è l’ultimo giorno della mia vita, ed è già tutto pronto. Ho fatto le prove innumerevoli volte per assicurarmi la funzionalità di ogni cosa. Non ho tralasciato nulla, non credo.>>

Sin dalle prime pagine, questo libro tiene incollato il lettore. Si salta con disinvoltura tra passato e presente senza mai perdere la messa a fuoco della storia. Le parole che si tramutano in immagini chiare e precise, portano a dipanare la matassa di questo originale romanzo, tenendo il lettore fino all'ultimo col fiato sospeso.

I personaggi di questo libro, oltre ad essere descritti in tutte le loro mille caratteristiche, possiedono un profilo psicologico molto complesso; prima tra tutti Silvia, la protagonista, che nonostante le infinite complicanze si dimostrerà una donna forte e coraggiosa.

Un grande ed ulteriore complimento va, ancora una volta, all'autrice Marta Minotti, per aver trattato con molta destrezza e delicatezza tematiche quali la malattia ed il suicidio, ma soprattutto per essere riuscita a dare attenzione ad ogni minimo particolare della storia.

Un romanzo che mi ha rapita! Spero che l'autrice scriva presto un secondo romanzo.